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Inelia Benz
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video
10 marzo, 2011
Bill Ryan
(Bill): Buon giorno.
Sono Bill Ryan del Progetto Avalon. Il video
che state per vedere è un intervista con una
donna notevolissima, che ho conosciuto
recentemente e la quale è diventata un'amica
intima.
L'argomento dell'intervista è la
sua missione per questo pianeta e le facoltà
che lei possiede, che sono straordinarie e
significative. Nelle due ore che seguono,
lei spiega quello che può fare, quello che
ha fatto, il divertimento e i problemi che
ha incontrato quando era una bambina
piccola, e quello che sta facendo
responsabilmente, con i suoi poteri
considerevoli, proprio adesso.
È una storia
davvero straordinaria che raccomando di ascoltare,
proprio fino alla fine.
La ragione per cui sto
facendo questa piccola introduzione, è perché è
veramente importante sottolineare che le abilità
psichiche straordinarie di cui lei
parla in quest'intervista - quelle non sono i doni
di una persona straordinariamente speciale, ai
quali non possiamo assolutamente aspirare. Questi
sono doni che sono innati in tutti gli esseri
umani. Questo è il messaggio di Inelia per noi.
Lei
ritiene che, sebbene lei venga da un posto non
usuale, diciamo... e questa è una missione non
usuale, è una vita non usuale - i doni che lei
possiede sono doni umani. Il messaggio che lei
vuole che tutti noi capiamo è quello che questi
doni sono nostri per diritto di nascita, che i
controllori del pianeta NON vogliono che noi
sappiamo di averli. E loro, naturalmente, li
usano.
L'altra
nota importante all'intervista è che la magia –
in mancanza di una parola migliore – che è
interessante e spettacolare, ed ha affascinato
gli esseri umani per generazioni, per migliaia
di anni, per ovvie ragioni, non è fine a se
stessa. È importante capire che, come Inelia
dice nella sua intervista, queste abilità
saranno ottenute come effetti collaterali da
chiunque sia su un cammino spirituale genuino.
E,
naturalmente, molti grandi maestri di tante
tradizioni attesteranno ciò. Sono
interessanti, ma non sono fini a se stesse.
E non vanno raggiunte come traguardo in sé.
Sarebbe una trappola. Quello è un vicolo
cieco. In realtà non porta da nessuna parte,
salvo probabilmente a soddisfare i bisogni
dell'ego.
E
ascoltando Inelia raccontare la sua storia,
vedrete che lì c'è pochissimo ego. Racconta la
sua storia in un modo molto pratico, e anche
voi, potete fare esattamente come fa lei. Anche
voi, avete queste capacità per cambiare
l'universo attorno a voi. Ed anche voi avete la
capacità, dice, di creare la vostra linea del
tempo. Potete creare il vostro futuro. E insieme
noi, prendendoci la piena responsabilità e
contando sulle nostre forze, possiamo creare il
mondo che vogliamo.
Grazie.
******************
Bill: Allora, sono
Bill Ryan del Progetto Avalon. Ed è il 10 di
marzo del 2011. E sono qui con Inelia. E,
Inelia, puoi magari dire il tuo meraviglioso
e melodioso cognome che io sono incapace di
pronunciare.
Inelia Benz (Inelia): D'accordo. Il
mio nome intero è Inelia del Pilar Ahumada
Avila. Sono anche conosciuta come Inelia
Benz.
Bill: Okay. E, sei nata in
Cile. È giusto?
Inelia: Sì.
Bill: Okay. E poi,
per farla breve, visto che è una storia
differente - hai lasciato il Cile come
rifugiata. Vero?
Inelia: Giusto. Si.
Bill: E sei andata a
finire in Inghilterra. È giusto?
Inelia: Ci siamo
trasferiti a Nottingham in Inghilterra. E
sono cresciuta lì, per così
dire. Sono stata lì per qualche anno. E dopo
andai ... mi sono trasferita in Irlanda per
nove anni. E sono andata all'università in
Irlanda. E poi ritornai nel Cile per un paio
d'anni da adulta per mettere a posto qualche
proprietà di famiglia e altre cose. E dopo
andai a vivere in Spagna per un paio d'anni
e poi ritornai in Inghilterra. E adesso sono
negli Stati Uniti da sei anni.
Bill: E, come è
possibile tutto questo, dato che dimostri
ventidue anni?
Inelia: Oh, okay. Bene,
non si chiede l'età ad una signora. [ride]
Bill: [ride]
Inelia: Allora, non ve
la dirò. Ma non sono giovane. Ma grazie
molto.
Bill: Okay. Allora.
La ragione perché sto parlando con te qui...
E saremmo contenti di vedere se possiamo
descrivere alcune delle cosa che hai fatto e
sei stata, in termini che la gente possa
capire. Tu – debbo dire - sei una delle
persone più straordinarie che abbia
incontrato mai, ed ho incontrato parecchia
gente straordinaria.
E da
quello che posso cogliere, tu non ti definiresti
neanche una persona, è una cosa curiosa. Beh,
questo suonerà strano alla gente che guarda
questa intervista. [ride]
Inelia: [ride] Giusto.
sì. Perché... quando guardo una persona o
quando guardo la gente sulla Terra...
normalmente - e questo non è sempre il caso
- ci sarebbe un anima o, come una scintilla
di divinità che entra nella linea dello
spazio-tempo. E sarebbe andato dall'unità
completa ad un periodo di magari mille o non
so quante vite – sviluppandosi in un
individuo e in un essere senziente, che è
separato dall'unità.
E
questo... quando guardo la gente sul pianeta..
questo è successo molte volte sul pianeta Terra.
Molta gente ha fatto tutto il suo tragitto sul
pianeta Terra.
Ed adesso, vediamo, come,
migliaia, se non milioni, di persone, che che
hanno terminato il loro tragitto su altri
pianeti, sono adesso incarnati su Terra per fare
l'esperienza di questi stupefacenti fatti che
hanno luogo adesso, qui. Allora, considererei
una di queste anime di un essere evoluto tra
tempo e spazio, che diventa un essere senziente
ed evoluto, come persona o come essere. Giusto?
E
non descriverei me stessa in questo modo,
perché sono venuta dentro direttamente,
senza alcuna evoluzione, in questo periodo,
per poter fare un lavoro particolare sul
pianeta proprio adesso. E una volta che
questo lavoro è fatto, questa individualità,
questa "singolarità" che è questa persona
che voi vedete, non esisterà più. Allora, il
concetto di una persona o di un anima qui
non c'è.
Bill: Okay. Allora.
Alcune persone che hanno seguito il discorso
sinora potrebbero già adesso restare
stupite. Non solamente dici che non sei mai
stata su questo pianeta prima, mai
incarnata, ma non sei stata mai da nessuna
parte nel mondo fisico, mai prima, o da
nessuna parte nell'intera matrice dell'esistenza,
per così dire. Sei assolutamente nuova qui.
Inelia: Corretto. Sono
entrata nella matrice spazio-tempo - questa
è una buona descrizione - mezz'ora prima che
sono nata.
Bill: Giusto. E sai -
questo è quello che mi hai detto quando
parlavamo "a camera spenta" – che non
tornerai ad incarnarti più un'altra volta.
Tu sei qui in una specifica... posso dire
missione?
Inelia: Sì, Si potrebbe
chiamarla una missione. Sì.
Bill: Okay. Sei qui
per fare certe cose che c'è bisogno di fare.
Inelia: Giusto.
Bill: E sei venuta
da... Qui siamo in difficoltà con le parole.
Vieni direttamente dalla Sorgente,
direttamente dall'unità, direttamente qui
dentro ad un corpo umano....
Inelia: [fa cenno di sì
con la testa]
Bill: ...e per questo
stai agendo in un modo molto differente
dagli esseri umani, che sono stati qui per
milioni di vite.
Inelia: Sì. E tutta la
prima parte del mio percorso e fino a... ed
ancora va avanti, qualche cosa che sta
ancora continuando, è imparare ad essere
capace di agire dentro un punto di vista
individuale, un corpo individuale. E dentro
lo spazio-tempo in modo lineare, ed avere a
che fare con questo, essere capace di
funzionare lì dentro, perché è lì dove è il
lavoro. Allora, il mio percorso è stato di
imparare come fare questo, invece la gente
normalmente lo penserebbe come fosse al
contrario.
Bill: E, questo deve
essere stato straordinariamente impegnativo,
venire da un non luogo e da un non tempo,
direttamente diventare essere una donna
umana giovanissima su questo strano pianeta
Terra, senza manuale, indicazioni o
informazioni su come dovresti essere, o cosa
dovresti essere.
Inelia: Si. È stata
indubbiamente una sfida. E la maggiore sfida
era la reazione degli altri attorno a me,
verso di me. Così, per esempio, avevo alcuni
strumenti. Sono venuta con qualche
strumento: ero capace di scaricare
informazioni. Allora, se non capivo qualche
cosa, normalmente ero in grado inserirmi nel
"collettivo" e apprenderla.
Parlavo... -
secondo una mia zia - parlavo uno spagnolo
assolutamente perfetto. Di fatto, quando
avevo nove mesi, non avevo nemmeno un
accento cileno, e lei ... lei andava matta
per questo. Ma nessun altro sembrava farci
caso.
Quello fu
perché stavo provando a capire cosa la gente
stesse dicendo, e cosa stavano provando a
comunicare, e non ci riuscivo. Allora,
semplicemente scaricavo la lingua. [ride] E lo
usavo.
Non posso più fare questo con le lingue,
sfortunatamente. Non posso ... è una di quelle
cose che non son capace di fare, ma per altre
cose, lo sono. E, nel momento della crescita,
penso che questo era parte del processo normale,
questa mia capacità.
Le cose di
cui avevo bisogno, le ricevevo. Ma se qualcosa,
se sto facendo qualcosa solamente perché o …
perché è qualcosa a cui sono interessata, ma non
ce n'è bisogno, allora non sono capace di farlo.
Bill: Se e
necessario, scarichi il programma di cui hai
bisogno in modo da fare il lavoro.
Inelia: Giusto.
Bill: Ma se sei
solamente curiosa, allora non funziona
così'.
Inelia: Non funziona.
[ridacchia] Non succede.
Bill: Okay. Ricordo
che una volta mi hai detto, un paio di
settimane fa, circa...c'era una volta quando
ti sei trovata...quando ti hanno detto che
stavi parlando il portoghese perfettamente -
e un altra volta quando ti hanno detto che
stavi parlando il russo.
Inelia: Giusto.
Bill: E non ti sei
neanche resa conto.
Inelia: Sì. Per me, stavo
parlando l'inglese, no? Per me, quando
guardo indietro e guardo la mia memoria, sto
parlando l'inglese. Ma per i testimoni,
stavo parlando quest'altra lingua, che, per
me, è come...Okay. Credo alla loro parola, e
ne ho letto e ho trovato che c'è altra gente
che può fare questo tipo di cose. Ma, è una
testimonianza da una fonte diversa, non è
qualcosa di cui io possa dire, 'sì, sono
capace di farlo' perché, per quanto mi
riguarda, stavo parlando inglese. È così.
[ride]
Bill: Sì, sicuramente.
Non è stato nemmeno consciamente.
Inelia: Sì. No. Ed è
sempre stata una situazione dove l'altra
persona ha bisogno di aiuto.
Bill: Okay.
Inelia: Allora, si
trattava di una persona che era molto
malata. Aveva una malattia terminale. Quello
era la prima volta che ci eravamo visti. E
apparentemente, avevo parlato con questa
persona in portoghese per ore, e non ne
avevo idea. E altra gente, ancora, venivano
in cerca di aiuto o consiglio. E l'ultima
volta, fu molto semplice. Era qualcuno nella
metro a Madrid che si era perso.
Bill: Mm-hm.
Inelia: Stavano nel
metro ed erano completamente persi, questa
famiglia. E volevo aiutarli. E, dovevo dare
loro delle indicazioni, facevo vedere loro
come usare la mappa e dove dovevano andare e
tutto. Li ho indirizzati sulla strada
giusta, ho salutato, e sono andata via. E la
persona che era con me dice, 'Lo sapevi,
come, dove hai imparato il russo? Sapevi che
stavi parlando in russo? E risposi, 'no!'
[ride]
Bill: [ride] È una
storia meravigliosa
Inelia: Sì. [ridacchia]
Bill: c'è un'altra
storia meravigliosa che ti invito a
raccontare. E, debbo dire qui "a camera
accesa", che ho parlato con Inelia delle sue
esperienze per varie settimane ormai, e non
siamo ancora arrivati alla fine di queste
storie: c'è ne sono talmente tante. Una di
quelle che penso che è veramente una bella
storia è quando eri una ragazzina e cadevi
continuamente.
Inelia: [ride] Ah, sì.
Una di quelle cose che ho provato a fare,
perché devi sapere, sono entrata, una
mezz'ora prima che il corpo nascesse.
Perché... e poi, era necessario un accordo
col corpo per entrarci, perché non era la
vostra regolare incarnazione, dove l'anima
sta lì, aspettando il corpo o...come, c'è
una connessione tra i due e tutto. E c'è un
momento di richiesta dell'assenso dal corpo
sul prenderla a bordo, per... è come
un..."Siamo pronti?" [ride] E c'era un 'sì'
deciso.
Ma era
completamente diverso da come vedo che
funzionano gli umani, perché sono venuta dentro
e non avevo idea su come dirigere il corpo.
Giusto? Allora, l'intelligenza del corpo, in
qualche modo venne dentro il corpo fisico per
animarlo, renderlo vivo e farlo funzionare e
respirare e tutto il resto. Ed io ero in qualche
modo fuori. E volevo fare cose con questo corpo,
ma non sapevo come. Non avevo il manuale.
E quando
ho guardato dentro, era come un computer che
aveva bisogno di essere programmato. Giusto?
Aveva bisogno di imparare come muovere le sue
braccia, come prendere le cose, essere capace di
parlare e comunicare, di muovere la testa da una
parte quando uno … ero interessata a qualche
cosa che stava passando lì, e non sapevo come
muovere la testa di questo piccolo corpo in quel
modo, così da poterla vedere. Giusto? E cose
come queste.
Ma ero...Da questo momento, non
ero dentro il...La visione, la vista erano fuori
del corpo nella parte dietro la testa, allora. E
l'unica cosa che cambiava, era che stavo
provando a muovere le braccia come un pupazzo, e
non funzionava proprio, ed il corpo si
lamentava.
Allora, in qualche modo mi dicevo,
'No, hai bisogno di andare lì dentro e muovere
le braccia dal interno,' una cosa così, come
indossare un vestito. Allora l'ho fatto, ma non
l'ho fatto da un punto di vista. Non lo facevo
dal mio punto di vista. Facevo proprio come un
energia che entra. Allora ero capace di muovere
le braccia e le gambe. Ed era come programmare
il corpo su come funzionare, qualcosa del
genere. Molto meccanico. Era letteralmente come
scrivere un programma su un computer. Per me,
era così.
E gli anni passavano, e solevo
vedere tutto. Avevo, la visuale di tutto ciò che
succedeva attorno a me, 360 gradi attorno, e
dall'alto in basso. E continuavo a cadere di
continuo, perché il mio punto di vista era circa
qui. [indica una zona sopra e dietro alla
testa]. Allora, non potevo vedere cosa c'era
davanti a me quando camminavo per strada, per
esempio, perché c'era di mezzo la testa, no?
Allora, cadevo, e … avevo continuamente le
ginocchia insanguinate e la faccia era sempre
malconcia. Le mie labbra erano sempre tumefatte,
perché cascavo sempre di faccia.
E poi, un
giorno mia mamma mi dice: 'perché non puoi usare
gli occhi? Basta usare gli occhi. Guarda cosa
c'è davanti a te.' Allora, le ho detto: 'ma non
posso, perché quando guardo attraverso gli
occhi, sono come due piccolissime punture di
spillo, da cui puoi vedere solamente una
piccolissima parte di quello che sta succedendo.
Allora lei dice: 'bene, e cosa stai facendo
adesso?' Allora, dicevo: ‘beh, posso vedere
tutto.’
E lei ...
E poi, ancora, mi diceva … Non ricordo la
conversazione esatta, ma era qualcosa come:
'Bene, va dentro il tuo corpo immediatamente e
usa gli occhi. Semplicemente comincia ad usare
gli occhi.' Ed era come... penso, era poco prima
che iniziassi la scuola, allora avevo circa
quattro anni. Essendo una bambina, a quattro
anni, fai quello che la mamma ti dice!
Allora
l'ho fatto; ed era... per me era orribile. Non
potevo vedere quasi niente. E dovevo girare la
testa dappertutto, per vedere quello che
succedeva. E non potevo girare la testa tutto
intorno, così non sapevo mai quello che stava
succedendo dietro di me. È stato molto
sconcertante per parecchio tempo. Ma smisi di
cadere, perché potevo vedere quello che c'era
davanti a me. [ride]
Bill: Ed ancora
adesso, puoi lasciare il tuo corpo quando
vuoi, andando a spasso e viaggiare intorno
all'universo e vedere tutto quello che vuoi.
Giusto?
Inelia: Sì. sì. E in
qualche modo devo farlo, perché è...
Altrimenti, è un po' claustrofobico, essere
qui tutto il tempo.
Bill: [ride] è
claustrofobico in questo corpo umano. È come
se sei come intrappolata in questa minuscola
cella, in questa macchina.
Inelia: Sì. Giusto.
Bill: È come essere
in un'automobile coi finestrini molto
piccoli.
Inelia: Sì. Finestrini
molto piccoli e...come, qualcosa messo sopra
le tue orecchie, così che non puoi ascoltare
tutto, o sentire tutto. È come... la
privazione sensoriale. [ride]
Bill: Giusto. Allora,
hai questi doni straordinari che,
senz'altro, intendo che queste sono abilità
naturali che tutti gli esseri spirituali
hanno. Ma la maggior parte dalla gente che è
stata dentro a un corpo per milioni di vite
ha completamente perso queste abilità. Non
possono nemmeno... Per loro non è nemmeno
reale che sono qua.
Inelia: Giusto.
Bill: E tu vieni di
punto in bianco con questa enorme scatola di
attrezzi e cose che ogni essere spirituale
può usare.
Inelia: Sì.
Bill: Che cos'altro
puoi fare?
Inelia: Devi essere più
specifico. [ride]
Bill: [ride] Okay.
c'è una storia meravigliosa che hai
raccontata, quando stavi guardando un
programma alla televisione.
Inelia: [ride] Sì.
Bill: È una storia
talmente forte.
Inelia: Bene, Sono un
po' una tele-dipendente, sfortunatamente,
nel senso più puro della parola. Quando
qualcuno mi accende una televisione davanti, mi aggancio... è
come se sono incollata e non posso
distaccarmene … specialmente se è un
programma che voglio vedere. Se c'è qualcosa
alla quale non sono interessata, posso
andarmene via. Ma se è un
film...Normalmente, i film sono …
spettacoli, "History Channel", sono …
qualcosa che attira la mia attenzione verso
la televisione - non posso andarmene via. Ed
io...Se qualcuno viene e prova a cambiare
canale, me la prendo un po'. [ride] Non sono
arrabbiata, ma lo fermo.
E c'è stato un
episodio. Avevo diciannove anni...No, era il
duemila uno, penso, quando, stavo guardando
uno spettacolo. E questa persona entra ed
afferra il telecomando. Lo intravedo con la
coda dell'occhio, perché sto guardando lo
spettacolo. E dico, 'non cambiare il canale,
eh? E lui dice, 'Guarda, sono venuto a casa
per vedere blah blah.' E va per cambiare il
canale. Gli faccio: 'Non toccare quel
telecomando!'
E sta per
premere il bottone, e poi semplicemente lascia
cadere il [ridacchia] telecomando per terra e fa
‘Ahi! Ahi!’ E lo guarda e fa: 'scottava!' E poi
raccoglie il telecomando, lo apre, ed è tutto
fuso dentro. [ridacchia] E dice, 'perché hai
fatto questo? Non potevi semplicemente dirmelo?'
Gli rispondo: 'Te l'avevo detto di non toccare
il bottone.' [ride]
Bill: [ride]
Inelia: Ed era
semplicemente una di queste cose. è come...
Bill: è semplicemente
come una reazione. Era una reazione.
Inelia: Era una
reazione, sì.
Bill: [ride]
Inelia: Non toccare il
mio telecomando! [ride] Allora, sì. Voglio
dire, queste cose esistono. E non sono
veramente da utilizzare in questo modo.
Chiunque
raggiunga un certo livello di conoscenza può
fare queste cose, è parte della dotazione di
strumenti umani. Non è qualche cosa che ho
portato dentro dal di fuori. Tutto questo è
connaturato ad ogni essere umano. E questo è
parte dell'insieme di strumenti umani che sono
stati schiacciati, soppressi e indeboliti in
tutti. Ed alla gente viene insegnato che queste
cose non esistono, viene insegnato che non sono
capaci di fare queste cose.
Uno schema che ho
visto, che è veramente interessante, è che
qualcuno che è su un cammino spirituale per
diventare illuminato o … come, di … evoluzione
spirituale, una cammino di evoluzione
spirituale, svilupperà sempre queste cose. Senza
eccezione. Ma qualcuno che si lancia nello
sviluppare queste cose, senza sviluppare
necessariamente la parte spirituale. Allora, non
... diciamo, non andranno insieme, ma in qualche
modo, la gente che va per un cammino di
evoluzione spirituale sempre svilupperà queste
abilità.
Bill: È una
conseguenza naturale.
Inelia: È un frutto
naturale dello sviluppo spirituale.
Bill: Sì.
Inelia: Ed...Ma
qualcuno che decide che vuole solo imparare
la telecinesi o qualsiasi altra cosa e
muovere le cose in giro su o … leggere la
mente della gente o andare a fare visione a
distanza. E va... può,
effettivamente...Chiunque può farlo. Possono
dedicarsi ed imparare queste cose. E ci sono
degli strumenti favolosi e libri in giro che
possono insegnare loro come fare queste
cose. Ma non possono … Facendolo non
sviluppano necessariamente il loro spirito.
Bill: Capito
completamente.
Inelia: Sì.
Bill: E, le tue
abilità telepatiche devono essere altamente
avanzate. Presumibilmente, puoi vedere
dentro la mente di chiunque e leggere tutto
quello che vuoi.
Inelia: Giusto. Questo
è veramente un modo interessante di dirlo,
perché nella telepatia non si tratta di
andare dentro la mente di qualcuno e vedere
quello che c'è dentro: perché non è la mente
della persona quello che contiene le memorie
ed i sentimenti e le emozioni. Allora,
vedendolo in questo modo, vai ad essere
estremamente limitato su quello che puoi
fare in modo telepatico. Puoi magari essere
capace di leggere carte ... se qualcuno sta
giocando a carte, puoi guardare fra le sue
carte, perché lui sta guardandole in quel
momento. Giusto?
Normalmente, qualcuno
diceva, 'Oh. Sai, Inelia Può leggere le
menti.' Qualunque cosa provano di
nascondere, viene fuori ... come, proprio
davanti a loro. Allora, quello viene
trasmesso e posso captarlo. Ma, il modo in
cui la telepatia funziona veramente … è … il
modo migliore per descriverlo sarebbe...
Bill: è un fondersi.
è un fondersi.
Inelia: Sì. E più come un
fondersi. Una fusione di menti...Un fondersi
di esseri, piuttosto che di menti, perché
... Un fondersi, magari, addirittura nel
collettivo, dov'è l'altra persona. Giusto? E
una volta lì, non capti necessariamente
delle frasi. Puoi captare immagini,
sentimenti, memorie. E qualche volta anche
pensieri veri e propri. Come quello che la
persona sta pensando in quel preciso
momento.
Bill: Ciò che ho
capito della conversazione che abbiamo avuto
su di questo, è che tu temporaneamente ti
metti da parte e sei quella persona. È come
diventare quella persona e poi tu puoi
accedere a quello a cui lei ha accesso.
Inelia: Sì.
Bill: Ci sono vicino
almeno un po'?
Inelia: È un po' così,
ma effettivamente stai descrivendo le
sessioni che faccio, dove la persona...Lo
spazio tra i due individui … è annullato,
per così dire. E poi io e la persona
diventiamo uno, in effetti … Se lo guardi in
modo diverso, la persona viene elevata ad un
livello di unità, dove può avere accesso a
tutte queste informazioni e strumenti.
Giusto? Ed anch'io ho accesso ad essi in
quel momento.
Bill: Okay. Allora,
il processo è, per esempio, guardare dentro
la vita di qualcuno e essere capace di
vederlo...di vedere tutto quello che vuoi
vedere, o che loro di vogliono che tu veda.
Un po' come guardando un film - puoi
andartene in ogni punto.
Inelia: Giusto.
Bill: Se è un film
che hai scaricato e stai vedendolo al tuo
computer, puoi dire, 'Giusto. Vado a questo
punto qui.'
Inelia: Sì. è un po' …
Bene, non e proprio così, perché, se lo
guardi dal punto di vista del tragitto del
tempo – per esempio, il percorso vitale di una
persona – sia in questa vita sia il suo
intero tragitto vitale, indietro ed in
avanti.
In avanti è un po' più difficile
da vedere, perché abbiamo talmente tante
linee di tempo che si diramano ad ogni
singolo istante, che una cosa che pensano o
dicono o decidono cambierà quella linea del
tempo. Giusto? Allora, guardando in avanti
dentro la linea del tempo è la linea più
probabile, se niente cambia. Giusto?
Ma
guardando indietro è abbastanza facile,
perché uno arriva qui essendo passato
attraverso … o avendo viaggiato attraverso
questa linea del tempo particolare, una
specifica.
In
realtà possono andare da una parte e
dall'altra e guardare delle proprie linee
del tempo parallele – come sarebbe andata,
se avessero fatto le cose diversamente.
Posso anche guardare e vedere...Se vogliono
fare qualcosa in modo differente, dare uno
sguardo a quella linea del tempo dove lo
facevano diversamente e vedere. Prendersi
tutte le informazioni e farlo qui,
ricrearlo.
Ma guardare la linea del tempo
di qualcuno è leggermente differente di
quello che ho visto fare ad altri. Quando ho
visto dei sensitivi guardare le linee del
tempo, loro guardano, come hai detto,
guardano come un film. Vanno un un posto
chiamato "Registro Akashico" e lo guardano
come un film, mentre, quando io lo faccio, vado proprio lì. Vado davvero a
quel punto nel tempo e guardo quel momento,
come una bilocazione. Allora, sono proprio
lì.
Bill: Anche una
bilocazione nel tempo.
Inelia: Nello
spazio-tempo, sì. Nello spazio-tempo.
Allora, realmente mi trovo lì, ed è
veramente... devo fare estrema attenzione
quando lo faccio, perché se la persona è
veramente sensibile, mi vedrà. [ride] E
dirà: 'Tu eri là!' E questo mi è capitato
recentemente. [ridacchia]
Bill: Sì.
Inelia: Nell istante in
cui ho guardato questa persona, lei si è
girata verso di me e ha detto, 'Eri là!'
Bill: Sì.
Inelia: E naturalmente,
non c'ero stata, prima di aver fatto tutto
questo, ma lei ha percepito che ero stata lì
in quel momento.
Bill: Sì.
Inelia: Allora, devo
agire con cautela, perché possono cambiare delle cose. Può
cambiare il passato. Può cambiare il futuro.
Bill: Allora, devi
fare attenzione di essere soltanto un
osservatore e non lasciare assolutamente
nessuna traccia. Niente.
Inelia: Nessuna
traccia. sì.
Bill: Ed,
adesso...Whitley Strieber, nel suo lavoro,
la sua pagina web, unknowncountry.com – è una persona
tra molti narratori che descrive molto
vividamente, una notte, un
paio di anni fa - quando lui ebbe questo
straordinario e realistico sogno. E...'sogno'
tra
virgolette. Ed in questo
sogno vivido, ha sperimentato se stesso, una
dopo l'altra, in realtà differenti.
C'è n'era
una, quando sua moglie...Non riesco a ricordare
proprio i dettagli. C'era una quando sua moglie
era malata o era morta. C'era una altra quando
stavano vivendo in povertà. Un'altra quando
stavano vivendo in un posto differente, e lui si
occupava di cose diverse. Ed è come se lui
andasse in una specie di giro guidato in questo
sogno vivido. Tutte vite differenti. Penso che
c'è ne fossero sei. Qualche cosa del genere. E
poi tornò. Ed era shoccato. Fu molto colpito da
questa esperienza.
Poi
l'ha scritto. Quello che lui
spiegava, come una spiegazione che diede a
se stesso e per i sui lettori, era che il
modo in cui dobbiamo pensare ad una persona
che avanza attraverso il tempo non è come un
treno che cammini lungo un binario, come un
punto che va avanti, ma piuttosto come un
onda che si infrange frontalmente su una
grande, larga spiaggia. E che in parti
differenti della spiaggia, hai linee di
tempo differenti, queste diverse esperienze
che stanno … manifestandosi. E … quello che
si dice, dunque, e che non solamente … si
afferma che questa è la realtà a pieno
titolo, ma si può, quando stai lavorando con
qualcuno, guardare a lato e vedere quello
che c'è lì.
Inelia: Sì. sì. Ed …
diciamo, addirittura la scienza adesso sta
accettando la realtà quantistica, giusto, la
fisica quantistica parla di realtà multiple.
Questo è qualcosa, per me, che è reale.
Posso entrarci, nella mia propria vita e
vedere cose differenti che voglio scoprire.
Giusto? Posso andare in linee di tempo
differenti dove quello è già successo e
chiedere qualche consiglio da quest'altra
Inelia -come gestì tal cosa o come faceva
questo o quello. E potrebbe essere una cosa
veramente pratica, come suonare il violino,
preparare un pranzo, giocare sul mercato
azionario.
Fu proprio divertente, perché
quando andavo dalla Inelia che è brava a
giocare sul mercato azionario, dopo una
breve conversazione, mi disse, 'Non farlo.
[ride] Sei negata. Non farlo proprio.' Ed
aveva ragione. Ho provato, ed è stato un
disastro totale. Non avrei dovuto... [ride]
Bill: Allora, avevi
una versione di te che dava consigli
all'altra versione di te, che sei tu che
stai parlando proprio adesso.
Inelia: Giusto, esatto.
E tutti possono farlo. Chiunque può farlo.
Puoi pensare, okay, allora voglio una realtà
dove faccio il mio lavoro darmico al 100
percento. Ed tuttavia, devi essere veramente
specifico, perché il tuo lavoro darmico
sarebbe probabilmente un po' diverso in
ognuno delle linee del tempo, se non
completamente differente, o magari un po'
differente. Giusto? Allora, per esempio, se
sei un artista, potresti dire, come posso
usare la mia arte per aiutare la gente ad
evolvere o svegliarsi, qualche cosa del
genere.
Allora,
okay, allora vado ad attingere alla corrente di
vita dove ho fatto questo, dove la mia arte
svegliava la gente, e avrò successo - e posso
guadagnarmi da vivere con questo. Non solo
guadagno abbastanza, ma posso avere delle
entrate favolose che posso investire ancora e
riutilizzarle per fare molte ancora altre cose
nel mondo.
Allora,
puoi andare dentro quella linea del tempo ed
avere una conversazione veramente lunga con
quest'altra persona che sei tu, che lo ha già
raggiunto. E tornare con tutta
quest'informazione e semplicemente... farlo in
questa.
Bill: Ed allora,
quello che stai dicendo qui, è che hai una
quantità di Inelie che vivono vite
alternative, come ‘Sliding Doors’ ('Porte
scorrevoli'). Mi riferisco al film ‘Sliding
Doors,’ con l'eccezione che non ci sono due
linee del tempo. Ce ne sono molte.
Inelia: Infinite.
Bill: Infinite?
Inelia: Infinite.
Bill: Okay. Infinite.
Ma la cosa comune con la Inelia in tutte
queste differenti vite parallele, è che tu
sei qui per fare il tuo lavoro.
Inelia: Sì.
Bill: E non è
importante se stai suonando il violino,
cucinando il pranzo o facendo arte.
Inelia: Precisamente.
[ride]
Bill: Queste sono una
specie di … Queste sono le apparenze, il
guscio esterno di questa vita. Giusto?
Inelia: Giusto.
Bill: Allora, cosa sei qui a fare?
Perché fino adesso, abbiamo parlato di
alcuni aspetti marginali di tutto ciò, che
sono curiosi, interessanti ed affascinanti
per molta gente. Ma cosa sei qui a fare
veramente?
Inelia: Ho soltanto un
lavoro. E quello è di alzare il livello
vibratorio del pianeta, inclusa la
collettività umana, che è parte del pianeta,
ad un punto critico che permette la
transizione nel paradigma nuovo, un nuovo
livello di coscienza per il tutto. Per il
pianeta e ogni essere sul pianeta. Ogni
roccia, ogni insetto, ogni persona. Questo è
il mio lavoro. E farò di tutto, e farò …
fondamentalmente, si. Farò di tutto per
raggiungere questo.
Se
significa aiutare qualcuno che è si è già
svegliato ed che è cosciente ed illuminato, a
raggiungere un livello ancora più alto di
vibrazione, farò quello. E se significa
svegliare qualcuno che stava dormendo prima, e
che quello alzerà il suo livello di vibrazione,
farò quello. Se significa andare in un area
geografica e pulirla così che la vibrazione può
entrare liberamente, farò quello. Non ho un
attaccamento o … L'unica cosa che sono qui a
fare, è di alzare il livello complessivo di
vibrazione. Questo è tutto.
Bill: Adesso, ho un
milione di domande da chiederti su questo.
Ma prima, lasciami chiederti, quanti anni
avevi quando per la prima volta hai scoperto
quello che eri venuta qui a fare?
Inelia: L'ho sempre
saputo, ma non sapevo come esprimerlo a
parole perché, crescendo, non era qualche
cosa che si discutesse in famiglia. I miei
genitori erano molto razionali. Erano
matematici e fisici. Erano professori. Non
erano interessati ella spiritualità. Non
erano interessati alla vibrazione del
pianeta o cose del genere. Allora, come
bambina, non avevo idea di come tradurre
quello che ero qui a fare.
Comunque,
agivo
sempre. Se vedevo qualcuno malato, mi sedevo
vicino in modo che il suo livello di
vibrazione si alzasse. E lo facevo
spontaneamente durante la mia infanzia e poi
la mia gioventù.
Bill: Allora, ti
introducevi in una situazione, e guarivi la
gente, e aiutavi la gente, e rimettevi in
movimento le situazioni bloccate.
Inelia: Giusto.
Fondamentalmente, sì.
Bill: E poi, se
capisco bene, un po' più tardi, avresti
fatto del lavoro che si potrebbe considerare
maggiore, più fondamentale, che ha una
maggiore portata, è giusto?
Inelia: Sì. Stavo sempre
lavorando nel sottofondo. Mi hanno detto
molto presto, che dovevo portare una specie
di maschera, e non dovevo mostrare cos'ero e
chi ero, per molti, molti anni. E questa
maschera...mi è stato chiesto di toglierla
nel duemiladue o tre o giù di lì. E prima di
quella data, stavo lavorando molto a livello
privato con gente e facevo attività psichica
su...molto silenziosamente [ride]... non
dire niente a nessuno.
Bill: Okay. E questo
fa venire la domanda - dici che ti hanno detto di fare questo o
quello.
Inelia: Giusto.
Bill: Chi ti ha detto
così? Come te lo dicevano?
Inelia: [ride] Questo è
- si, direi che questa è una domanda molto
interessante.
L'informazione
mi
giunge molto chiara, normalmente accompagnata da
eventi sincronistici, eventi che, se non ci
faccio caso, mi tornano a avvisare di nuovo.
Come … un libro che cade dallo scaffale, un
bambino che dice la stessa frase nello stesso
tempo, e che era il titolo del libro. Una radio
che suona e c'è una canzone che stava parlando
della stessa cosa. Allora, in realtà le cose
sono dette molto chiaramente, ma tante volte,
per quanto mi riguarda - sono piuttosto delle
cose pratiche.
Per esempio, 'va nel parco e
siediti sulla panchina. Là ci sarà una ragazza
seduta vicino a te che mangia, e lei ha bisogno
che tu ti sieda vicino a lei.' Ricevo
quest'informazione e lo faccio. E sicuramente,
la ragazza verrà. Sarà come l'immagine che avevo
ricevuto e si sederà lì a mangiare il suo pranzo
e poi se ne andrà. Quello è tutto ciò di cui
c'era bisogno.
Bill: E magari,
suppongo, solamente prendendo l'esempio
della ragazza sulla panchina, non saprai il
perché e potresti non venire mai a saperlo.
Inelia: Giusto. E mai
avevo bisogno di saperlo.
Bill: È soltanto una
missione.
Inelia: Sì.
Bill: Okay.
Inelia: Sì.
Bill: E sei sempre totalmente certa, al punto
di sapere che quando ti viene data una di
queste missioni, la cosa giusta da fare, è
di non fare domande...
Inelia: Giusto.
Bill: ...non
sovrapporci niente, e semplicemente farlo. È
giusto?
Inelia: Sì C'era un
periodo quando ero un'adolescente... Sai,
ogni adolescente si ribella, giusto? E parte
della mia vita era imparare ad essere un
umano. Allora dovevo passare attraverso il
periodo della ribellione – e mi ribellavo
anche contro tutto questo. Magari mi
dicevano: ' Devi camminare molto silenziosa
e molto delicatamente e non fare onde nel
astrale.' Allora mi lanciavo a tutto volume,
cantando e ballando e saltando su tutto...
[ride] come … facendo un sacco di confusione
… nell'astrale.[ride]
Bill: Nell'astrale?
[ride]
Inelia: Sì. [ride] Giusto.
Okay.
Cose come queste. Addirittura come
un adolescente, giusto? E ci furono un paio
di momenti quando mi chiedevano di fare
certe cose, e dissi, 'No. Non voglio. Non mi
sento. Sto guardando la TV.' O chi sa che
cosa. 'Sto ascoltando la musica', o … il
tipico … quando tua mamma fa: 'pulisci la
tua stanza. 'Sì, certo!.’ [risata]
Quando
passavo attraverso questa fase, è un po' comico
se ci pensi, perché … qui c'è questo essere che
deve fare questo lavoro grande, e sta passando
attraverso uno stato di adolescenza ribelle. E …
ma imparavo molto in fretta che non dovevo fare
così. [ride] Perché le cose andavano
terribilmente male quando … dicevo di no.
Ed
era veramente … un po' comico, direi. Una volta
dissi a mia madre qualcosa di cattivo, e sapevo
che non dovevo dirlo. E non ricordo cos'era, e
la mia mano si alza e la mia mano si alza e
[ride] mi sono schiaffeggiata in faccia, e
dissi, ‘Ahi! Che male!’ [ride] E non era proprio
qualcosa di cattivo. Era solamente qualche cosa
di piccolo che sentivo dentro. Non avrei dovuto
fare così. Era soltanto una sciocchezza.
Non
ricordo che cosa fosse … Era probabilmente
qualche cosa come...'Oh, hai un capello grigio.'
Qualcosa del genere. Qualche cosa aveva che fare
con la sua apparenza. Solamente per essere
cattiva.
Bill: E poi ti sei
schiaffeggiata in faccia. [ride] Questa è
una storia magnifica.
Inelia: [ride] Sì.
Questa è veramente divertente. è faceva
proprio male.
Ma
un'altra volta, quando era qualcosa di più serio
e non davo ascolto, c'era un senso di urgenza,
come un: 'Fallo adesso. Fallo! Fallo!' Ed era
come un urgenza crescente, che se non lo facevo,
qualche cosa di terribile sarebbe accaduto.
Giusto? E non ero capace di far tacere questa
sensazione, che la cosa sarebbe andata di male
in peggio e dovevo poi, come, correre sul posto
come meglio potevo, ed essere lì. E poi,
naturalmente, sarei rimasta senza fiato. [ride]
Allora, ho imparato molto in fretta che … non
era veramente una mia scelta. Non era una cosa
dove avessi voce in capitolo.
Poi,
arriviamo dalla parte opposta della storia.
Dov'è il libero arbitrio in questo? Giusto? Ne
abbiamo parlato un po' prima. Riguarda il fare
le cose che mi si è chiesto di fare: c'è una
maniera molto buona per distinguere cos'è che
l'ego ti sta dicendo, ti dice di fare qualche
cosa, se è l'ego. Se ci sono altre entità
negative che provano a afferrarti per farti fare
cose brutte o magari cose che tu pensi che sono
buone, ma veramente non lo sono. O se è
veramente proveniente dalla Sorgente, è così che
lo descriverei.
Possiamo
dargli
un sacco di nomi, e la gente … trovo che la
gente lo capisce meglio se dico 'le mie
guide o 'il mio sé superiore' mi sta dicendo
questo proprio adesso. E lo capiranno. Ed è
vero. È vero, è quello che succede. E non
avevo bisogno di tradurre o dargli una
personalità, quindi non sarebbe … sebbene
direi che la mia guida mi sta dicendo di
fare questo adesso, non c'è modo di
descriverlo, e questo lo descrive
perfettamente. Per me, non era una entità
guida. Era semplicemente la stessa cosa, ma
se gli togli l'identità, semplicemente
sarebbe corretto; è così che si può capire.
E la
maniera, una via veramente buona di
distinguere tra quello, che è energia
pura dalla Sorgente che è la tua guida o il
tuo sé superiore, e l'ego o un altra entità
negativa che sta provando di influenzarti, è
di ascoltare i
propri corpi. E la maniera
migliore di imparare come farlo, è di andare
in uno spazio molto, molto aperto dentro di
te e poi dirti una bugia. Invece di dire che
il tuo nome è Bill, diresti, "Il mio nome è
George.' E questo risuonerà errato. In
qualche modo, da qualche parte ti sentirai
fuori a disagio, ti sentirai in errore. E
poi saprai quando è vero e quando non lo è.
Quando è la Sorgente e quando non lo è.
Quando è il sé - il tuo sé superiore genuino
- e quando non lo è.
Bill: È praticamente
quello che fanno per calibrare una macchina
della verità.
Inelia: Ah, bravo! sì.
Bill: Fanno la stessa
cosa.
Inelia: Giusto.
Bill: Chiedono a
qualcuno di dire una bugia deliberatamente,
in modo che possano vedere la reazione della
macchina.
Inelia: Giusto.
Bill: E, di fatto, si
può farlo anche con i pendoli.
Inelia: Sì. Giusto. Questo
è una maniera molto buona di farlo. Sì, sì.
Bill: Capisco. Adesso,
okay. Allora, se prendiamo la ragazza sulla
panchina nel parco come esempio, quando
ricevi una messaggio, un messaggio diretto
che è quello che devi fare, e vai lì, e di
sicuro, appare. E qualcosa succede,
presumibilmente e potresti non sapere cos'è.
E poi la ragazza se ne va, e questo è la
fine del tuo lavoro.
Inelia: Sì.
Bill: Potresti averla
curata, o averla guarita, o le hai impedito
di commettere un suicidio, o hai risolto un
problema o qualche cosa. Ma cos'è questo
processo? Come funziona? Come puoi spiegare
questo? Come puoi spiegare cosa succede?
Inelia: La maniera
migliore per descriverlo sarebbe che la mia
focalizzazione va su di lei. E sono là al
110 percento in ogni dimensione, in ogni
spazio-tempo in quel momento. È così che
riesco. Ma non faccio niente. Non ho nessuna
intenzione. Non ho nessun attaccamento al
risultato. Non ho nessuna curiosità. Niente.
È semplicemente totale focalizzazione. E
quello che sembra succedere è, che poi c'è
qualche cosa d'altro - qualunque cosa sia,
la forza Divina, energia, ki, qualcosa -
viene attraverso e direttamente dentro di
lei per risolvere e fare qualunque cosa, che
non ho idea di che cos'è. E poi è fatto.
Bill: Ci saranno altri
esempi che potresti dare, dove avevi
attualmente ricevuto feedback su quello ed
avevi visto l'effetto trasformativo. Puoi
condividerne qualche esempio?
Inelia: Sì. Per
esempio...sì, c'è un esempio, e ritorno alla
persona che parlava il portoghese, quando
ero un' adolescente. Dovrei aver avuto
dodici o tredici anni a quei tempi. Lasciami
pensare ... penso che avevo tredici anni, ma
potrei averne avuti dodici. [ride] Mia mamma
era una persona molto espansiva, molto
estroversa, e soleva dare dei party a casa
nostra, quasi tutti i fine settimana.
Allora, c'era sempre un party a casa
nostra. E c'erano magari 50 o più persone al
party. Ed in quel momento... Normalmente,
siccome non sono estroversa, andavo dentro la
stanza, e facevo la scansione della stanza
per vedere chi non stava vibrando ad alto
livello o chi stava vibrando al livello più
basso, e andavo lì e sedermi vicino a lui o
lei. È quello che facevo.
Bill: Semplicemente
perché volevi.
Inelia: Sì. Quella era la
cosa naturale da fare per me.
Bill: Okay.
Inelia: Ero là per
questo, credo. Giusto? È come dire: perché
respiriamo? perché ne abbiamo bisogno.
[ride] O perché è qualche cosa che noi
facciamo. Ed...allora mi sedevo vicino a
loro e sentivo la loro vibrazione che saliva
sempre più in alto. A volte, guardavo e
vedevo come delle macchie di ombra, e le
toglievo da lì. Ma solamente se me lo
dicevano. Mi dicevano: 'oh, guarda quello'.
Focalizza. Focalizzati su quella macchia lì.
E mentre stavo guardandola, si dissolveva
semplicemente ed andava via.
Ma con
questa persona, ci stetti seduta vicino, come ti
avevo detto, per circa un'ora o due. E stavamo
chiacchierando. Facemmo una lunghissima
conversazione, su svariati temi, argomenti e
tutto. E di colpo, si gira verso di me e dice,
'Dove hai imparato il portoghese?'
Ed io lo
guardo e dico, 'Da nessuna parte. Non so parlare
il portoghese.' E lui dice, 'Oh, ma hai parlato
in portoghese con me per le ultime due ore.' E
lo guardo e dico, 'No, non l'ho fatto!' A quei
tempi, la mia lingua era lo spagnolo. Allora
dicevo, 'In realtà, stavo parlando spagnolo.' E
lui dice, 'No, non è così. Non so parlare
spagnolo. Stavi parlando con me in portoghese.'
Ed io dico - in quel momento pensavo, ‘Okay...
Quest'uomo è un po' matto. [ride] Allora,
silenziosamente mi alzo e vado dall'altra parte
della stanza.’ [ridacchia] No? Allora, questo
era quello che ho detto. Ho detto, 'Oh, bene,
piacere di averti conosciuto.' E mi alzavo, e mi
spostavo dall'altra parte della stanza.
Alcuni
giorni dopo, penso che sarà stata circa una
settimana più tardi, lui tornò a casa mia, ed
ebbe una conversazione con mia madre. Io li
ascoltavo. E lui diceva che quando era al party,
e da circa quattro mesi, aveva saputo che aveva
una malattia terminale, e che aveva solamente
qualche settimana da vivere, non so qual era la
malattia. Che era tornato dal dottore dopo il
party, e non aveva più la malattia terminale.
Era guarito. Non aveva più niente. E...
Bill: Svanito
semplicemente.
Inelia: Era svanita
semplicemente. E lui immediatamente seppe
che ero stata io, secondo lui. Giusto?
perché lui era Brasiliano, ed in Brasile
hanno molta conoscenza di guaritori e quello
che i guaritori possono fare...E secondo
lui, uno di queste cose che questa gente può
fare è di parlare in lingue differenti. Che
ci sono bambini ed adulti speciali che
possono parlare al paziente nella sua
propria lingua, naturalmente. Allora, sapeva
- aveva fatto due più due. E tornò, e voleva
ringraziarmi per averlo guarito e tutto.
E
poi … allora questo era una conferma di
qualche cosa che successe ma che a suo tempo
non avevo nessuna idea che succedesse. Non
avevo idea che lui era malato. E non avevo
nessuna idea che lui fosse guarito. E,
addirittura fino ad oggi, il mio ricordo è
quello che stavo parlando lo spagnolo,
siccome non avevo idea che stavo parlando in
portoghese. Veramente, era irrilevante. Non
avevo bisogno di sapere niente di quelle
cose. Veramente non l'avevo. Ma l'ho
scoperto.
E poi
altre cose sono successe. Occasionalmente, la
gente veniva da me e diceva, 'Sai, è successo
questo' una qualunque cosa, e qualche volta, una
terza persona che non sapeva che io avevo una
certa missione psichica viene da me più tardi
per parlarmi, a dirmi qualcosa come 'ho appena
fatto un sogno che so che devo raccontarti. Mi
hanno detto che devo dirti questo sogno.' Ed è
normalmente la conclusione di un lavoro che ho
fatto. Allora loro mi dicono quello che è
successo. [ridacchia]
Ed è veramente
interessante, perché normalmente, non sono
curiosa. Non sono curiosa su quello che succede
o di ricevere conferma o una prova oggettiva. Ma
quello che ho scoperto è che qualche volta, che
questa convalida e prova oggettiva è necessaria
per altri.
Bill: Nel qual caso
allora si rivela come parte di un insieme
completo.
Inelia: Giusto. Giusto.
Bill: Capisco. Questo
è affascinante... Questo è veramente affascinante.
E...Okay. Allora, proprio ora, hai dato
l'esempio di qualcuno che è stato
fisicamente sanato da una malattia, è stato
curato da una malattia, solamente perché tu
eri seduta con lui e hai parlato con lui per
un paio di ore. Che genere di altri eventi
trasformativi potrebbero succedere? Voglio
dire, presumo che c'è molto di più di una
semplice guarigione fisica.
Inelia: Sì. Ci sarà...come
un districare di energie, qualche volta
nella persona, così che quella possa pensare
più chiaramente. Occasionalmente, sarò
inviata da un operatore di luce che ha
bisogno di finire una missione, che ha
bisogno di continuare una missione che sta
per lasciar cadere. Giusto? Questo è
successo un paio di volte. E si è
manifestata in modi differenti. Ed...
Bill: Allora, è come
una struttura di supporto per gente che fa
veramente del lavoro buono.
Inelia: Giusto. sì.
Esattamente.
Bill: Okay.
Inelia: Perché vedi,
come un operatore di luce, specialmente
qualcuno che ha una missione molto grande,
avrà i suoi... Ci saranno delle entità e
gente che provano a fermarlo. Giusto? E ci
sono dei momenti in cui potrebbe essere
tagliato fuori dalla sua missione.
Fisicamente, completamente, oppure
semplicemente ammazzando la sua volontà di
continuare con quella missione. O
addirittura, c'è un punto di congiunzione
dove la persona sta per cominciare la sua
missione, ed è ad un punto dove deve
prendere delle decisioni, e c'è talmente
tanta negatività inoculata dentro di lui,
che deciderà probabilmente di non farlo.
Allora vengo e mi oppongo a questa
negatività in modo che possa fare una scelta
basata sulla sua libera volontà.
Bill: Senza essere
influenzato negativamente.
Inelia: Giusto. Giusto.
Bill: Allora, è come
se tu lo schermassi delle influenze
negative, il che gli permette di prendere la
sua decisione con libera volontà.
Inelia: Esattamente. E
poi lui decide se andare avanti. E Può
decidere di non andare avanti, ma è la sua
volontà libera. È una decisione interiore,
non forzata dalla negatività che gli si
mette di mezzo.
Bill: Hai qualche idea
o sospetto o conoscenza che ci sono delle
cose piuttosto grandi che hai fatto,
qualcosa molto grande, cose maggiori di
questa, voglio dire, non solamente in
relazione, per esempio, alla vita personale
di un individuo, ma qualche cosa che è più,
molto più di vasta portata di questo.
Inelia: Veramente
non capisco la domanda, perché in fin dei
conti tutto riguarda esseri individuali.
Vedi, ci sono varie cose che faccio. Tutto
quello che faccio è semplicemente
focalizzare la mia attenzione su qualche
cosa o qualcuno, e poi questo qualche cosa
o qualcuno sarà capace di risolvere … la
sua vibrazione. Questo è tutto … Dobbiamo
riandare allo scopo di tutto. Tutto
riguarda l'innalzamento del livello di
vibrazione del pianeta. Allora, per
esempio, se focalizzo la mia attenzione su
un essere estremamente negativo, come era
successo recentemente - bene, in realtà,
ho fatto questo parecchio, ma... [ride]
Ce n'era uno che era veramente grande.
Un essere veramente altamente negativo. E
quando la mia attenzione si focalizzava su
di lui, è come se l'intero universo lo
guardasse, questo essere. E poi questo
essere può fare diverse cose. Può
dissolversi nell'Unità. Può lasciare
cadere il corpo ed andarsene … ed andare a
reincarnarsi su un pianeta dove è permesso
essere negativo; ma non è permesso esserlo
adesso, sul pianeta terra, a questo
livello. Giusto? O possono chiedere
clemenza. Può essere trasformato in un
essere di luce. E … allora, recentemente,
ho avuto un' esperienza dove mi si è
chiesto di passare del tempo con questo
essere estremamente negativo, guarda,
veramente, una persona veramente negativa
sul pianeta. Ad un livello fisico - non
era un tipo da poco. Voglio dire, questa
persona era estremamente potente su tutti
i piani. A livello sociale, psichico e
mistico. Molto, molto potente. Molto,
molto oscuro.
Bill: E senza andare
nei dettagli, salvo che tu lo voglia, quale
è stato il risultato di questo compito o
questa missione con quella persona?
Inelia: Era un risultato
molto interessante, perché una di quelle
cose che mi hanno chiesto, era di passare
del tempo con questa persona, nel suo
ambiente. E non volevo farlo, perché era una
persona schifosa . [ridacchia] Molto
negativo. Mi faceva vedere delle cose che
erano...orribili, le cose che soleva fare o
che faceva nella vita, ad altri, su grande
scala. E … allora proprio non volevo passare
tempo con lui.
E
poi è venuta - ho parlato con un'amica mia
che è una sensitiva molto, molto abile ed
anche altamente cosciente. Le raccontavo
questo, e poi ho detto, 'Bene, sembra quasi
che questo tipo ha tutto questo potere, un
po' come se fosse la persona più potente del
pianeta. Ma non può dirlo a nessuno. E vuole
che io scriva il libro su cosa sa fare e
cosa ha fatto nella sua vita.'
Lei diceva,
'Sai, sento fortemente che veramente devi
farlo. Penso che devi sederti con lui e
lasciargli scrivere questo libro.' Questo
tempo stando seduta con lui a scrivere il
libro sarebbe ad un livello veramente
psichico. Giusto? Passeremmo del tempo
insieme a livello psichico, e lui sarebbe in
grado di dettarmi questo libro. Allora, l'ho
fatto. Passavo del tempo con lui e, per un
paio di settimane, prendevo nota, ed erano
delle cose davvero orribili che questa
persona stava facendo.
Poi sono andata su
google, e ho fatto un po' di ricerca. E
questa cosa è documentata! Sai, ci sono
delle persone in giro che ne scrivono,
'Questo sta succedendo, e queste sono le
cose che questa gente sta facendo.' Stiamo
parlando di sacrifici umani e … tipo bambini
che vengono sacrificati ed il loro sangue
viene bevuto, e cose del genere, è
semplicemente... come totalmente fuori del
mondo, cose che non immagineresti mai che
succedano sul pianeta. È questo è
l'individuo di cui stavamo parlando.
Dopo
un paio di settimane, ebbi quest'esperienza
dove venivo fuori dal corpo ed ero mandata
in questa villa enorme. Adesso,
quando vedo la villa, è normalmente … il
modo di interpretarla è che questo è
l'essere della persona, magari è il corpo e
la vita della persona. Ed era una villa enorme.
E
c'era un'altra persona fuori. Non era come
un uomo, era ... quando lo guardavo, ho
pensato, 'Oh, c'è un sensitivo
lì.' Ed aveva tutti questi libri e croci e
tutto. E stava aspettando di entrare dentro
la casa per far fuori questo essere. Giusto?
Ed ho pensato, ' Oh mamma mia. Se va dentro
questa casa, è fritto. Praticamente
...[ride] sta andando a farsi distruggere
completamente. Deve stare qui.' Allora, gli
mandavo quest'immagine: 'Stai qui. Non
andare dentro la casa.' E lui lo fece.
Rimase lì.
E
poi entrai da sola, ed era tutto buio. Era
un'energia diabolica. E quando camminavo
dentro quell'ambiente, non c'era giudizio.
Nel momento in cui introduci giudizio
nell'oscurità, hai chiuso. Sei distrutto.
Non puoi stare lì.
Era semplicemente
energia. Era come, se stavo galleggiando
nell'azzurro o nel rosso o nel verde.
Quest'era la mia esperienza.
Intellettualmente sapevo, ' Oh, è così che è
il diavolo. Questo è il colore del diavolo o
qualcosa del genere. Questo è come sentivo
con le dita [strofina il suo pollice contro
le dita] Questo è come lo sentivo contro la
mia pelle. [accarezza la guancia]
E
camminavo attraverso la casa e l'ho trovato
seduto su un trono in una stanza. E lui era
semplicemente seduto lì e stava guardandomi.
Ed era come … l'energia era completamente
pura, di un vero diavolo. E mi sono seduta
vicino a lui. E semplicemente guardavo. Lo
guardavo semplicemente e lui guardava me. E
non avevo nessun piano. Non sapevo che cosa
sarebbe successo né niente. Stavo
semplicemente seduta con lui.
Di colpo,
emise un sentimento, un'immagine, una
richiesta di clemenza. Mi prese di sorpresa.
E nel momento in cui faceva questo, ho
sentito quest'enorme flusso di energia - ki
- che era puro amore
incondizionato verso di lui. E
semplicemente gli infondevo quella luce ed
era semplicemente ‘Wow!’ qualcosa di fuori
da questo mondo. Un attimo ed ero andata,
uscita di lì. Ero tornata dentro il mio
corpo e mi dicevo, 'Wow, cos'è stato? Cosa
gli è successo?'
E, sicuramente, poi la
parte umana arriva e dice, 'Come è potuto
accadere questo? Lo avrei ammazzato o
qualche cosa del genere. Guarda tutte le
cose cattive che faceva.' Passavo attraverso
questo breve periodo di emozioni umane e
tutto ...
Bill: Reagendo come un
essere umano?
Inelia: Reagire, sì
Reagire come un umano per una frazione di
secondo. Era come una frazione di secondo di
'Come può essere tutto questo? Questa
persona ha fatto tutto questo, per migliaia
di anni. E gli è stata data clemenza ed
stato ripulito.' Ma questo è
perché la parte umana … la parte di giudizio
o parte umana o corpo non può entrare
nell'equazione quando faccio questo lavoro,
perché questo avrebbe distrutto questo essere
umano [indica se
stessa] e non avrebbe fatto il lavoro, che è
di alzare il livello di vibrazione sul
pianeta. E prendendo questa cosa negativa
intera e trasformandola in luce, lo alza
tantissimo.
Bill: Sì
Inelia: Dunque, missione
compiuta.
Bill: E gli umani si
sono giudicati l'un l'altro per migliaia di
anni, se non molto di più, e non è cambiato
assolutamente niente.
Inelia: Non è cambiato
nulla.
E la
cosa più interessante - e questo si rileva
alla prova oggettiva - era la prova
soggettiva, ma era di qualcun altro. Un
amica mia che è anche sensitiva, mi chiamò
con uno di quei sogni che doveva... doveva
raccontarmi assolutamente... Mi mandò una
mail. Non mi chiamò. Mi mandò una mail.
E
diceva, 'Devo raccontarti questo sogno. Non
so che cosa riguarda. Non so cosa significa,
ma so che devo condividerlo con te.' Diceva
che eri andata in una villa immensa, una
grande villa, con me ed un altra persona che
era un sensitivo molto ben conosciuto - un
uomo. E stavamo aspettando fuori dalla villa e diceva... è
una esperta di Feng Shui. Esperta di Feng
Shui . Come lo pronunci ? Feng Shui?
Bill: Feng Shui ...
credo.
Inelia: Feng Shui. Okay.
Allora lei è un'esperta Feng Shui. Allora sa
molto delle energie dentro una casa. Va
dentro...quando entra la casa, leggere le
energie con la sua consapevolezza psichica e
poi fa i cambiamenti per trasformarle.
Lei
stava camminando attorno a questa casa e
diceva che era pulita al limone. Era
completamente vuota e pulita, come se non ci
fossero energie dentro. E poteva vedere i
quadri che erano stati tolti dalle pareti e
tutto era stato rimosso. E quando io... uno
di queste cose che erano successe, era che
quando la missione con la villa era stata
completata e la persona era stata inondata
di luce, si sentiva come se avesse
ringraziato, aveva portato
dietro tutte le sue cose con sé.
Ed adesso,
lei stava collegando questo sogno alla
conclusione dell'altra cosa, allora ricevetti
una specie di risposta per me, sai?
Bill: Sì.
Inelia: Quello che era
successo. Sì. Eccolo lì.
Bill: Ed allora,
riassumendo tutto per semplicità, questa
villa che hai visitato, questo era un posto
reale, non era una
specie di situazione astrale simbolica?
Inelia: Giusto.
Bill: Quella era una
villa vera,
nell'universo fisico. E lui era veramente lì
in un corpo, seduto sul suo trono. E poi,
astralmente, o in una specie di forma non
fisica, ti sedevi vicino al lui, me lui
sapeva che tu eri lì?
Inelia: Sì. Oh,
assolutamente.
Bill: Come essere
umano in tempo reale, sapeva che tu eri lì?
Inelia: Oh, sì.
Bill: Okay.
Inelia: Era estremamente
conscio. Sapeva. Sì.
Bill: Mm-hm. Allora,
questo è un esempio, se capisco bene, quello
che stai dicendo, era che, semplicemente
essendo fisicamente vicino a quella persona
e focalizzando tutta la tua attenzione -
prima dicevi 110 % della tua attenzione su
quella persona - poi questo ha una specie di
effetto trasformativo tramite qualcosa che
allora agisce attraverso di te?
Inelia: Precisamente,
sì.
Bill: E non c'è niente
che stai aggiungendo, non stai pensando, non
stai giudicando, non lo stai cercando di
capire.
Inelia: No.
Bill: Hai solamente la
funzione di una lente?
Inelia: Giusto. E la
ragione per cui è necessario farlo così, è
perché per influenzare cose sul pianeta e
specialmente per quanto riguarda gli affari
umani, hai bisogno di essere umano,
altrimenti stai interferendo. Ma come umano,
allora sì che puoi fare cose per influenzare
o per interagire con l'umanità dentro il
collettivo.
Allora, è
come un piccolo buco nella legge
dell'interferenza, è come una clausola che si
può usare per far avvenire qualcosa.
Bill: Sì. Allora tu …
Allora, quello che mi stai dicendo, è che
come essere umano, prendi posizione e ti
concentri e poi diventi una lente. Ti metti
nel posto giusto e poi qualche cosa lavora
attraverso di te?
Inelia: Sì.
Bill: E la tua
funzione è fondamentalmente di essere questa
lente e di muovere questa lente e di
programmare questa lente secondo le tue
istruzioni?
Inelia: Sì.
Bill: E proprio
nessuna personalità o ego è attaccato a
tutto questo; è solamente una funzione?
Inelia: Giusto. è
solamente una funzione. E dall'altra parte
di quella lente, c'è l'altro essere. E
questo essere deve avere spontanea volontà
di connettersi con me. Non posso impormi a
nessuno. Negativo, positivo, comunque voglia
chiamarlo – la polarità del loro lavoro qui.
Non posso obbligare nessuno a questa
connessione. C'è bisogno di volontà
dall'altra parte di interagire con me ad un
qualche livello
Bill: Quando ti sedevi
vicino alla ragazza nella panchina del
parco, c'era una specie di contatto lì? Come
'ciao' o qualche cosa de genere, che lei
riconosce che tu sei lì e che è bene che tu
sia lì?
Inelia: Giusto.
Normalmente l'accordo è ad un livello più
alto. Allora lei avrà preso accordi per
avere qualche sorta di aiuto in quel
momento, e lei ha anche chiesto aiuto,
pregato per l'aiuto, e questo aiuto è
arrivato.
Bill: Giusto. sì. sì.
Capisco.
Inelia: Ma a livello
fisico, specialmente quando ho a che fare
con un operatore di luce che è completamente
conscio, posso solamente fare loro sapere
che sono lì e poi loro devono invitarmi e
poi devono chiedere [ride] o essere
d'accordo con la interazione.
Bill: Sì. Bene, facciamo
un altro passo … è magnifico, fare un
intervista con qualcuno che è telepatico,
perché tu sai esattamente cosa sto per
chiederti adesso. [ridono tutt'e due] Quando
ti hanno dato ME come obiettivo... Okay. La
telepatia non funziona in realtà con una
video camera. Di fatto devi dire qualche
cosa! Ti hanno dato il mio nome, è giusto
questo?
Inelia: Giusto. Qualche
volta...
Bill: Bill Ryan.
Semplicemente così?
Inelia: No. Solamente
Bill.
Bill: Bill?
Inelia: ‘Bill’ e
‘Avalon.’
Bill: ‘Bill’ e
‘Avalon.’
Inelia: Sì.
Bill: E questo non
aveva nessun senso per te?
Inelia: No, nessuno. Non
avevo mai sentito di te prima! Mi dispiace.
[tutte due ridono]
Bill: Allora ...
Inelia: Ma questo
succede spesso. Ricevo un nome e quello che
succede normalmente, è che mi ci vorrà una
settimana a trovarlo, a trovare la persona o
la relazione, perché ricevo anche altri
indizi. Ma con te, è stato molto veloce. E
normalmente, quando trovo qualcuno molto in
fretta, è perché è urgente. O la va o la
spacca, in un certo senso. Non ho nessuna
idea, normalmente [ride] come, ma … Qualche
volta, mi mostrano in un modo molto visuale.
Con te avevo,
Bill e Avalon. Allora, sono andata al mio
computer. Ho messo "Bill Avalon" e la tua
pagina web è apparsa. E la tua intervista …
l'ultima intervista che avevi fatto, è
apparsa. Allora, sono entrata al tuo foro e
ho messo un messaggio che doveva essere un
segnale da vedere per te. Era un messaggio
che aveva energia dietro, perciò non sarebbe
passato inosservato. E dopo mi hai davvero
contattata, perché non potevo … esagerare, e
dire, 'Ho del lavoro da fare con te.'
[ridacchia] Giusto?
Bill: Sì. Dovevi
aspettare che ti contattassi?
Inelia: Sì.
Bill: Che era
esattamente quello che ho fatto.
Inelia: Giusto. sì.
Posso in effetti dire, 'Guarda, sono qui.'
Questo è quello che posso fare. O mandando
un email o un messaggio personale o mettere
un annuncio, per dire che sono qua. E poi
l'altra persona deve dire, 'vorrei vederti,
vorrei contattarti, vorrei parlare con te.'
Bill: Sì. Allora il modo
in cui ha agito con me era un caso tipico
ideale di come tu lavori sempre? è giusto
questo? [ride]
Inelia: Sì lo era. sì. sì
Bill: Questo e
veramente stupefacente. Ed eccoci qui. Bene!
E questi incarichi o missioni o compiti -
quanti di questi hai intrapreso nella tua
vita?
Inelia: [respira] Oh, è
impossibile a dirsi.
Bill: Centinaia?
Migliaia? Quanti … Un grande...
Inelia: Molto grande.
Bill: Un numero molto
grande.
Inelia: Sì. Sì. E vorrei
dire, alcuni di questi sono piccolissimi.
Alcuni di questi sono semplicemente andare
da qualche parte ed essere da qualche parte
o dire qualche cosa a qualcuno.
Bill: Semplicemente
una piccolissima cosa che richiede una
piccolissima parte della giornata?
Inelia: Giusto. Sì.
Bill: E poi qualche
cosa d'altro. Penso che mi avevi detto che
che ci sono certi incarichi che in un certo
modo continuano...
Inelia: Per anni.
Bill: … per un tempo
lunghissimo.
Inelia: Sì … per anni
qualche volta.
Bill: Hai un idea di
perché qualche cosa necessita tanto tempo
per essere risolto?
Inelia: No. Non l'ho mai
indagato. Non avevo mai avuto la curiosità
di perché qualche cosa è molto veloce e
qualche altra cosa non lo è.
Bill: Perché non è il
tuo compito quello di analizzare tutto?
Inelia: Giusto. Non è il
mio ruolo analizzare o essere curiosa e di
provare a tirare le fila. [ride] Questo
viene fatto per me!
Bill: Sì. Sei curiosa? O
in qualche modo sopprimi la tua curiosità?
Inelia: Non lo sono
davvero.
Bill: Veramente non
sei curiosa?
Inelia: No, no, è
semplicemente puntare l'attenzione. Dico che
mi sto concentrando su tante cose, se devo
concentrarmi anche sulla curiosità, è
semplicemente … non puoi fare tutto. [ride]
Ma è divertente
e bello quando ricevo la conferma o mi
arriva la sincronicità, che dimostra il come
e il perché e tutti gli altri pezzi, perché
non sto lavorando da sola. Questo è tutto
orchestrato da esseri superiori, o dal sé, o quello che
è, l'universo. E ci sono migliaia e
migliaia di altri, milioni di altri che
fanno altre cose, che io non me le potrei
neanche immaginare, ma fa parte di quello che sto
facendo io.
Bill: Hmm. Qual è il
modo migliore per descrivere chi o che cosa
ti dà l'informazione necessaria? Che cosa
significa tutto questo? Qual è la sorgente
dell'informazione, indirizzo, o quello che
sia?
Inelia: Okay. Arriva
attraverso livelli vari. Uno di quelli
che posso descrivere molto velocemente
perché mi concentro su entrambi, è la mancanza di
forma dell'Unità che è parte
di tutto. Giusto? Come la
Sorgente Divina.
Bill: L' unità
assoluta?
Inelia: Giusto. Giusto.
Questo è fuori dello spazio-tempo. E sarebbe
come se una scintilla di quello venisse a
svolgere un certo compito, ma la ragione per
cui lo fa non è perché abbia un qualche
coinvolgimento per quello che accade sul
pianeta, se ci pensi. La motivazione o la
richiesta è venuto da altri esseri e livelli
… persone, vedi, c'è stato un grande grido
dal pianeta come entità, e dagli esseri di
luce sul pianeta, che chiedevano ' Aiuto!'
Giusto? 'Per fare questo abbiamo bisogno di
aiuto.'
E
questo grido è stato lanciato, e non era
solamente una chiamata planetaria. Era anche
da altri esseri nelle vicinanze, nella
galassia, che saranno influenzati da quello che
succede sul pianeta, magari non oggi, magari
fra un milione di anni, e il grido era
proprio enorme. Una richiesta
enorme dalla coscienza
senziente, di un qualche intervento sul
pianeta per permettere - in questa linea del
tempo - permettere di fare il salto che
dovrebbe fare e che la negatività sta
cercando di impedire. Allora, era una
richiesta enorme. Ed è per questo che esseri
come me possono venire dentro lo
spazio-tempo per fare questo - perché è una
risposta a quella richiesta.
Il pianeta ha
una traiettoria che sta seguendo
naturalmente. È una traiettoria evolutiva.
Bill: Vuoi dire come
la cultura, la civiltà, la gente che ci
vive?
Inelia: Tutto.
Bill: Okay.
Inelia: Le piante, le
rocce, l'acqua, la gente. Tutto quanto è una
sola entità. Anche se la gente pensa, 'Oh,
siamo sul pianeta e siamo stati messi qui,
allora non siamo veramente del pianeta.'
Questo è un illusione, perché loro sono
fatti di ciò di cui è fatto il pianeta,
parlando fisicamente. Giusto? La carne è
fatta dello stesso materiale.
È venuto
dal pianeta. Viene nutrito dal pianeta. È parte
del pianeta. È tutt'uno, un essere integrato,
con livelli diversi di coscienza all'interno -
incluso la collettività umana ed altre
collettività formate da altri esseri senzienti
che sono sul pianeta ed sono stati qui per
milioni di anni.
E
questo pianeta, come unità ha una
traiettoria di evoluzione. E quello che
stava succedendo, è che a questa particolare
incrocio in questa particolare linea di
tempo, ci sono delle forze che stanno
provando a fermare questa evoluzione, perché
non è utile per loro che si evolva
[ridacchia] – dal loro punto di vista.
Giusto?
Bill: Okay.
Inelia: E poi, noi
stiamo venendo per via, diciamo, delle leggi
del esistenza; perché tutto questo esista,
ci sono delle leggi. C'è la legge del libero
arbitrio, per esempio, che è violata
dappertutto sul questo pianeta. C'è la legge
dello spazio-tempo: la traiettoria che la
maggior parte della gente percorrerebbe nel
tempo lineare, è una legge. E le leggi sono
come regole concordate in cui arriva
l'essere, per giocare questo gioco.
Bill: Le regole del
gioco.
Inelia: Giusto. Allora,
di colpo, le regole sono state violate, la
maggioranza dei giocatori Può voltarsi e
dire, 'Portate qui un arbitro, perché questo
è un gioco sleale.’ Giusto?
Bill: Mm-hm. sì. Questo
e affascinante, perché molti anni fa, ho
conosciuto qualcuno che ha fatto qualche
cosa di molto simile a quello che tu stai
facendo, e si è definito un Arbitro.
Inelia: Ah, sì! [ride]
Bill: E menzionava un
certo numero di altri Arbitri di cui era a
conoscenza. E ... beh, questa è tutta una
conversazione che non abbiamo ancora fatto.
Lui era un uomo davvero meraviglioso e
diceva che gli piaceva molto lo scenario
dove lui arrivava in una particolare
situazione fisicamente e questi esseri
cattivi, diabolici lo guardavano per un
attimo e poi si mettevano a correre.
[entrambi ridono] Ovviamente, lui li
prendeva sempre.
Inelia: Giusto.
Bill: È una lunga
storia che potremmo raccontare. Ma...Questo
è abbastanza interessante. Questo era la mia
prima esperienza con qualcuno così ed io fui
strumentale nell'aiutarlo per avere le
facoltà che dopo era capace di usare per ...
Voglio dire, mise fine a una guerra, per
esempio, come se niente fosse. È una lunga
storia come lui facesse tutto questo.
Torniamo dove eravamo rimasti. Stavamo
parlando di te che arrivavi, a gestire una
situazione dove le regole erano state
violate, o dove gli accordi erano stati
violati.
Inelia: Giusto. Mm-hm.
Bill: Giusto.
Inelia: Sì.
Fondamentalmente, quel che sta succedendo
sul pianeta proprio adesso, è estremamente
negativo e … bene, ad un livello fisico, c'è
violazione del libero arbitrio, perché se si
tiene addormentata la collettività, le
decisioni che la gente prende sono
influenzate da coloro che sono svegli e non
è proprio una volontà libera.
Bill: È un po' come
impedire alla gente de votare? Sì, esatto.
Inelia: Giusto. O prendere
possesso dei loro corpi, come se loro
dormissero e farlo al loro posto. Allora
questo non è proprio libero arbitrio -
allora questa è una di quelle cose che viene
violata. E poi tutte le guerre e tutte le
altre negatività - paura. La vibrazione di
paura è l'elemento costitutivo o il pilastro
della negatività. Ed il pianeta è
bombardato … gli umani del pianeta, la
collettività, è bombardata con la paura da
parte di soltanto poche persone sul pianeta.
Giusto? Come se la classe dirigente stesse
bombardando l'intera popolazione, l'intero
pianeta, con paura, tramite televisione,
tramite guerre, tramite crimine …
perpetuando tutte queste cose, e anche con
musica. E anche questo è una violazione di
quello che dovrebbe accadere qui.
Bill: Giusto.
Inelia: è come un
bombardamento a tappeto.
Bill: Giusto. Allora,
il tuo ruolo, fondamentalmente, è un po'
come un arbitro in un gioco. È di fare sì
che il gioco venga giocato correttamente e
in accordo alle regole. E se qualcuno sta
trasgredendo queste regole...
Inelia: ... Fallo!
[ride]
Bill: … poi c'è una
specie di … Giusto. Poi questi vengono
espulsi. Giusto?
Inelia: Sì, sì.
Bill: E ogni tanto,
mandi qualcuno fuori dal campo?
Inelia: Giusto. [ride]
Bill: Okay. Allora,
stai parlando nel contesto di una situazione di un
gioco particolare, che ha certi
confini o delimitazioni. E che qualunque sia il gioco, il tuo ruolo
poi è di far sì che il gioco
sia giocato come era stato concepito dai giocatori
originariamente e così come si erano
accordati che debba essere giocato.
Inelia: Giusto. A meno
che i giocatori si mettano d'accordo che
vogliono cambiare il gioco.
Bill: Capisco. Okay.
Inelia: E non c'era un
accordo sul pianeta. E questo pianeta non
vuole più essere nella negatività.
Bill: Ho capito. Okay.
Okay. Adesso, pensi che questo è, un
intervento una tantum? Si tratta di
cambiare le linee del tempo e una volta
questi scambi sul binario della ferrovia
sono commutati, poi esseri come te, con una
funzione come la tua, non dovranno più stare
qui?
Inelia: Sì.
Bill: Questa è una
bella risposta! [ride]
Inelia: [ride]. È una
questione di linee del tempo, perché ci sono
altre linee del tempo dove questo non sta
succedendo. E ci sono linee del tempo dove
tutto è già risolto.
Bill: Questo poi
significa, che in quelle altre linee del
tempo l'Inelia parallela non è lì perché non
ha bisogno di esserci?
Inelia: Giusto.
Bill: Okay. Allora, in
tutte queste realtà parallele, Inelia è
soltanto qui in quelle versioni di realtà
dove c'è bisogno di lei.
Inelia: Giusto.
Bill: Dove le cose non
sono state rovinate, pardon, dove le cose
sono state rovinate, mentre in altri posti
non lo sono state.
Inelia: Giusto. Ma ci sono
livelli differenti.
Bill: Okay.
Inelia: E questo è
qualcosa...Quando sono arrivata in questa
linea del tempo per la prima volta...in
questa linea del tempo, perché, ancora, ci
sono una quantità di esseri in linee del
tempo differenti...Quando sono arrivata la
prima volta e ho preso coscienza che ero
nello spazio-tempo, c'erano certe cose di
cui non ero sicura. Una di queste era, dove
ero riguardo al cambiamento. Mi trovavo
prima, durante o dopo il cambiamento? Non lo
sapevo. E l'altra era: in quale linea del
tempo ero? Quanto è grave la situazione?
Cosa sta succedendo in questa linea del
tempo? Non sapevo nemmeno questo.
E l'ho
scoperto quando avevo tre anni. E volevo
andarmene VIA [ride]. Avevo quello che tu
potresti chiamare un bell'esaurimento
nervoso, quando ho scoperto che c'erano
ancora guerre sul pianeta, ho capito ...
semplicemente mi sono resa conto, in quale
linea del tempo ero. Ed è una delle
peggiori! Hanno ancora guerre qui. E crollai
completamente e cominciai a piangere. E
piansi per circa tre o quattro giorni.
Dovettero portarmi dal dottore, e farmi una
puntura, per farmi dormire per qualche
giorno.
E poi, mi svegliai e pensavo 'Non
so se posso farcela.' [ride] Era onestamente
questa la mia impressione allora.
Onestamente non pensavo di essere capace di
farcela!
Bill: All'età di tre
anni?
Inelia: Sì.
Bill: E ti ricordi di
questo oggi, con chiarezza, guardando
indietro?
Inelia: Oh, non l'ho mai
dimenticato! Era come un ricordo buffo nella
mia famiglia. Quanti bambini di tre anni
hanno un esaurimento nervoso [ride] quando
scoprono che ci sono ancora guerre su questo
pianeta?! Non era qualche cosa che si
dimentichi facilmente.
Bill: Ricordi tutti i
dettagli della tua infanzia?
Inelia: Non più. Non
più. Prima sì. Avevo ricordi completi di
tutto ciò che successe e tutti libri che
leggevo. Se avevo letto un libro dieci anni
prima, tu potevi tenere il libro in mano, ed
aprire qualsiasi pagina, darmi il numero
della pagina e te lo recitavo. Avevo questo
tipo di memoria. Ma ho perso questo ad un
certo punto! [ride] Non ho idea perché!
Magari era semplicemente diventato
sovraffollato qui su! Allora io...
Posso
in effetti guardare indietro, se mi danno
un'ora e una data. Posso guardare indietro e
probabilmente trovarle, ma adesso non ho più
interesse, credo. Non lo so. Ma non ho più
il ricordo di tutto quello che successe.
Bill: Ed il tuo
compito generale, la tua missione
complessiva di vita qui - fino a che punto è
un successo, è stato un successo o è avviata
ad essere un successo? Come puoi valutare
quanto vai bene? o quanto andiamo bene tutti
noi con il tuo supporto?
Inelia: Ci siano momenti
quando credo che potrei aiutare qualcuno ma
lui non è d'accordo. Non rispondono alla
chiamata. E per un momento penso 'Vorrei che
lo avesse fatto. Renderebbe le cose molto
più facili al pianeta [ride] se lo facesse.'
Non posso fare nomi di persone, perché
questo li metterebbe in una situazione dove
questo libero arbitrio è violato, perché
scelgono di non interagire ad un certo
livello.
Bill: È possibile che sia una
questione di tempismo e che potresti tornare
da loro e vedere se si potrebbero impegnare
più avanti?
Inelia: In effetti lo
faccio [ride].
Bill: Giusto.
Inelia: Provo ogni anno o ogni
… dipende da quando mi si chiede di 'provare
ancora' – In effetti mi presento lì per
vedere se loro sono pronti o no.
Bill: Allora, hai un
tipo di piccolo numero di missioni in sospeso che non sei
stata capace di portare avanti finora?
Inelia: Esattamente, sì!
Comunque, nei casi in cui sono stata capace
di avere pieno contatto – ognuna è stata un
gran successo.
Bill: E complessivamente,
in
termini del … contesto totale per tutto
questo, che è ...
Inelia: … il pianeta.
Bill: … cambiare la
linea del tempo.
Inelia: Sì.
Bill: E... e
ristabilire libero arbitrio e l'auto
determinazione dei cittadini del pianeta – a
che punto siamo sul tragitto? Possiamo
misurarlo? Stiamo andando bene?
Inelia: Stiamo andando estremamente bene. Molto oltre tutte le
aspettative e anche, adesso, la strada è
spianata. È completamente spianata. Non ci
sono limiti [ride] a quanto può essere
compiuto.
Bill: Allora, è completamente
spianata in termini del
grado di potenzialità positiva?
Inelia: Giusto. Sì.
Bill: Bene. È questo
che intendi. Non nel senso se ce la faremo o
no.
Inelia: Oh no, ce la
faremo! [ride]
Bill: Okay. Giusto.
Inelia: E quanto
difficile e quanto dura sarà per la maggior
parte della gente sul pianeta, è ancora
incerto. Non andrà così male come avrebbe
potuto.
Bill: Mm-hm.
Inelia: Ma quanto male
andrà, veramente dipende dalla collettività.
Veramente dipende da ogni individuo che
sceglie di elaborare la sua paura.
Bill: Hmm!
Inelia: Ed ogni persona
che lo farà, ogni persona che decide di non
farsi prendere da questa paura, aggiunge un
po' più di vibrazione alta al pianeta e fa
effetto su centinaia di altri.
Bill: Giusto. Allora,
tu dici che...ce la faremo certamente, sembrerebbe.
Inelia: Sì.
Bill: Ma la variabile
sconosciuta è esattamente quanto dura sarà?
Inelia: Sì. [ride] Questo
sarà deciso dalla collettività.
Bill: Giusto.
Inelia: Quello di cui la
collettività ha bisogno è quello che
succederà.
Bill: Questo significa
che abbiamo cambiato la
linea del tempo, o questo è troppo
semplicistico, perché è come una questione
su quale linea del tempo ci troviamo ...
Inelia: Giusto.
Bill: … e dipende da …
come …
Inelia: [L'] individuo.
[ride]
Bill: Lasciami
cominciare questa frase di nuovo! È una
questione di - potremmo essere su un
qualsiasi numero di linee del tempo
differenti e alcune di esse sono più dure di
altre - ma tutte andranno, per così dire, a
finire nel posto giusto?
Inelia: Mm-hm. Okay.
Allora, ogni individuo sul pianeta ha il
controllo sulla propria linea del tempo. E
quello è uno delle cosa che l'élite non
vuole che sappiamo, perché se la persona è
capace di cambiare la propria linea del
tempo, non andrà a scegliere una dove sarà
schiavo per il resto della vita. Sceglierà
una dove può manifestare qualsiasi cosa
desideri e vivere dovunque desideri ed avere
una vita bellissima.
Bill: Giusto.
Inelia: Allora, quando
stiamo parlando di come abbiamo cambiato la
linea del tempo, la domanda giusta sarebbe,
'Ho cambiato la mia linea del tempo?' E
unirmi agli altri che vogliono la stessa
linea del tempo che voglio io. [ride]
Bill: Adesso ho capito
la metafora visuale della – tra virgolette -
'linea del tempo', che in pratica è questa
grande corda intrecciata, fatta di milioni
di piccoli fili ...
Inelia: Mm-hm.
Bill: … che sono
intrecciati …
Inelia: Giusto.
Bill: ...in un
qualsiasi numero di permutazioni diverse per
fare una linea del tempo.
Inelia: Sì.
Bill: Ed ognuno di noi
crea questo filo come desideriamo e ci
allineiamo con altri che stanno creando i
loro fili come desiderano.
Inelia: Esattamente. E
che fanno una scelta conscia di quel filo e
creando il proprio filo e unendosi, non
abbiamo più schiavitù. È impossibile. Non ci
sono più guerre, a meno che non ci sia un
gruppo di persone veramente interessate ai
giochi di guerra, che possono creare la loro
linea del tempo assieme.
Bill: Wow! Questo è
un pensiero piuttosto stupefacente, devo dire.
In una conversazione precedente che avevamo
fatto l'altro giorno, ci hai messo come una
percentuale. Dicevi che era fatto al 70
percento, e forse non è esattamente quello che
hai detto. A che cosa di stavi riferendo lì?
Inelia: Una transazione
liscia senza caos, e ... , senza perdere
milioni di vite.
Bill: Ah, okay. Ti
seguo. Va bene. Perciò il 70 percento su un
intervallo fra il liscio e il traumatico.
Inelia: Giusto. [ride]
Bill: Okay. Ma, in
realtà, dici che il risultato complessivo è assicurato.
Inelia: Assolutamente,
sì.
Bill: Ho capito bene
che quando sei venuta qui, un paio di
decenni fa, tu … il risultato non era
assicurato. E da allora, le condizioni sono
cambiate. E adesso è assicurato.
Inelia: Sì.
Bill: Okay. E,
riassumendolo così, non tento di
semplificare le cose in un modo così rozzo
da dire che tu hai fatto questo tutto da
sola. Hai detto prima, hai voluto
sottolineare, che ovviamente, non è stato
così. Questo è un movimento d'insieme. È un
concetto globale. È uno sforzo di lavoro di
un'intera squadra, con decine di migliaia di
persone coinvolte. E la maggior parte di
loro non li conosceremo mai.
Inelia: Direi milioni.
Direi milioni.
Bill: Mil... sì. Tutti
in modi differenti.
Inelia: Giusto.
Bill: Ci sono degli
esseri che sono incarnati qui provenienti da
ogni luogo e da ogni tempo.
Inelia: In Dio …
nell'universo noto. [ride]
Bill: Esattamente. sì.
Dall'universo e da al di fuori
dell'universo.
Inelia: Giusto.
Bill: E dal pianeta
accanto. Voglio dire, qui sta succedendo di
tutto.
Inelia: Sì.
Bill: E molta della
gente che ci guarda, potrebbe avere incontri
personali con alcuni di questi esseri.
Potrebbero essere loro questi esseri.
Inelia: Giusto.
Bill: Potrebbero
essere questi esseri è nemmeno rendersene
conto, e questo video li risveglierà! Che ne
dici?
Inelia: [ride] sì.
Bill: [ride] Perché
qui, abbiamo l'opportunità interessante, che
tu invece di stare seduta sulla panchina nel
parco o invece che andare a visitare qualche
malvagio oscuro despota sul suo trono nella
sua villa, personalmente, puoi in realtà
fare questo virtualmente, tramite questo
video, mostrando la tua presenza.
Inelia: Giusto.
Bill: Con ognuno di
quelli che guardano questo video, decina di
migliaia di persone, ed è magari per questo
che lo facciamo.
Inelia: Non è una
coincidenza che state guardando questo video
proprio adesso. [ride]
Bill: [ride] Non c'è
scampo. Questo … sì, questo è ... cioè,
debbo dire che questo pensiero mi è venuto
soltanto adesso. Ma ci potrebbe essere
qualcosa di vero, no?
Inelia: [ride]
Bill: [ride]
***********************
Bill: Allora Inelia,
adesso ci troviamo un paio di settimane più
tardi. C'è anche qualche cosa d'altro, che
potrebbe essere utile trattare, perché,
nell'intervista hai parlato di linee del
tempo parallele, di realtà alternative
differenti, che in una certa misura abbiamo
la scelta su cosa vogliamo provare.
E proprio
adesso, le cose sono molto confuse, perché ci
sono un sacco di informazioni. Ci sono profezie
e previsioni e visioni e sogni e la gente pensa,
'Dio mio. Accadrà questo e quello', e gente che
sentito cose da esseri astrali ed
extraterrestri, cose che poi non si avverano.
E che cosa
significa? Che consiglio puoi dare a chiunque
sia preoccupato su quello che è stato detto loro
su ciò che succederà o potrebbe succedere.
Inelia: c'è un aspetto
veramente interessante, perché quando
l'informazione è data, collettivamente
scegliamo di essere d'accordo o non essere
d'accordo. Allora la prima cosa da dire
sarebbe, di non essere d'accordo. [ride]
Bill: Cosa diresti
alla gente che ha … che ha guardato tutto
fino adesso e semplicemente non crede a
quello che dici. Non possono credere che tu
sia vera, perché ci sono talmente tante cose
in giro che non sono reali o che sono
deliranti. E pensano, ' Sai cosa? Io me ne
vado a cercare qualcosa d'altro perché
questo è roba da pazzi.'
Inelia: Prenderei atto
di questa realtà, e penso che abbiano
imboccato il cammino perfetto, che è di
cercare da qualche altra parte, perché non
sono reale per loro, è non sarò mai reale
per loro. E sono d'accordo - hanno
completamente ragione.
Bill: O potresti
diventare reale, quando ti guardano la
seconda volta.
Inelia: Può darsi.
Bill: [ride]
Inelia: Allora la loro
realtà sarebbe cambiata.
Bill: Okay. E so che
c'è anche qualche cosa d'altro che volevi
menzionare. È la possibilità che ci sia un
malinteso, che la gente pensi che tu sei una
specie di maga che agita la bacchetta magica
e sistema le cose e puoi ricevere richieste
e sistemare le cose per la gente, e tu
prendi le decisioni su che fare e così via.
E c'è tutto un chiarimento su questo, che
potrebbe essere utile per te sottolineare.
Inelia: Sì. Non scelgo mai
con chi lavoro. Questo viene tramite il mio
se superiore o intervento divino o comunque
lo voglia chiamare. Giusto? [ridacchia] Ma
fondamentalmente, ciò su cui mi sto
concentrando, è la collettività. Allora, se
senti che c'è qualche cosa in cui che posso
esserti utile, puoi andare alla mia pagina
web, è lì c'è materiale. Lì c'è una quantità
di informazione, esercizi e cose che puoi
fare.
Ma non sto
più lavorando con la gente individualmente,
perché adesso i tempi sono differenti. Non è
tanto importante ciò che Inelia può fare per
voi. Si tratta di rispondere alla vostra
chiamata. Questa è una chiamata all'azione ed è
per quello che sono stata d'accordo a fare
quest'intervista e [dovreste] dire, 'Come posso
io, ora uno spettatore, come posso farmi avanti
ed aiutare in questo lavoro?' Giusto? ' Dov'è la
tua gioia? Dov'è la tua passione? Seguila.'
Bill: Allora tu non
sei una riparatrice. Sei un catalizzatore. Giusto. ?
Inelia: Sì, un
catalizzatore. Quella sarebbe una parola
adatta. Un catalizzatore. E tu puoi
diventare il catalizzatore. Si tratta di
capire come fare? Giusto? Si tratta
dell'innalzamento della tuo vibrazione
personale, diventerai catalizzatore anche
tu.
Bill: Allora tutti
possiamo essere catalizzatori l'uno
dell'altro.
Inelia: Assolutamente.
Bill: Questo è la
sinergia potenziale che c'è.
Inelia: Oh, sì.
Bill: Perché è un
problema, no, la gente sta sempre cercando
di trovare qualcuno che li riscatti,
qualcuno che faccia qualcosa per loro, che
li salvi, che li tiri fuori da qui. Stanno
aspettando il salvataggio. Stanno aspettando
che Dio li aiuti, o gli ET li aiutino. E
l'ultima cosa che ti conviene, è di assumere
questo ruolo, perché non è per quello che
sei qui.
Inelia: Non farò niente
del genere. [ride] E, una delle questioni è
che, non è colpa della persona, perché
questo è il modo in cui il programma è stato
inserito, in modo che l'élite possa avere
controllo assoluto. Giusto? perché così si
indebolisce una persona così tanto, che non
capisce che può aiutare se stessa. Ma Può.
Ogni individuo può farcela. Ogni individuo
può non soltanto essere un catalizzatore per
la sua vita, ma anche per tutti quelli
attorno.
Bill: Allora, questo
sembra il tuo messaggio più importante.
Ognuno ha accesso a ciò a cui tu hai
ricevuto, come dono, di poter accedere. Che
non abbiamo bisogno del permesso di nessuno
per cominciare a lavorare per sistemare le
cose. Nessuno ha neanche bisogno di essere
organizzato né ha bisogno di qualcuno che
dica 'Okay, Questo è il segnale di partenza.
Andiamo.'
Inelia: Giusto.
Bill: Stai
incoraggiando la gente a reclamare il loro
potere e a darsi da fare con quello per cui
sono venuti qui.
Inelia: Assolutamente
sì. E un altro punto qui è, che noi tutti
siamo arrivati con tutte queste abilità.
Giusto? E tramite condizionamento e tramite
la nostra educazione, situazione culturale e
così via, le abbiamo perse lungo il cammino.
Io stessa ho perso parecchie delle mie
abilità. E personalmente devo lavorare o per
ripristinarle o per capire perché non le ho
più. Giusto?
Bill: Allora, tutto è
lì. E se qualche cosa è persa, non è stata
persa veramente. è stata temporaneamente
smarrita, e tutto quello che si deve fare è
ritrovarla.
Inelia: É giusto. Sì.
Devi ritrovarla. Tuttavia, l'aspetto
importante di tutte queste cose, è che non
si tratta di muovere sedie in giro per la
stanza. Non si tratta leggere la mente delle
persone. Non si tratta di guarire i malati.
Si tratta della propria crescita e
consapevolezza e vibrazione superiore, del
fatto che puoi vibrare al massimo delle tue
possibilità, e tutte le altre cose verranno.
Giusto? Di colpo, la gente si sentirà meglio
attorno a te, e di colpo, avrai la
possibilità di fare e di essere più
efficiente, tramite queste facoltà, alzando
la vibrazione del pianeta o rendendolo un
mondo migliore, che è un altro modo di
dirlo.
Ma se ti
lanci e diventi ossessionato dal riuscire a
muovere un tavolo in giro per la stanza, questo
non è … voglio dire, magari, sì, forse, c'è
gente che può farlo. Sarai capace di farlo alla
fine, ma a che cosa ti serve questo? Avresti
potuto semplicemente alzarti ed prendere il
tavolo e spostarlo in giro per la stanza. Come
questo aiuterà il pianeta? Giusto?
Bill: Per me, un
analogia abbastanza buona è in Guerre Stellari.
c'è talmente
tanta verità in quel film meraviglioso. C'è
piccolo Yoda che ha tutti questi poteri e
mostra a Luke come può far uscire la sua
nave spaziale dalla palude con la sua
abilità di farla levitare a distanza. Ma il
film non é centrato su questo. Il film
tratta del potere della forza. E il film è su
come sconfiggere il lato oscuro e come
ricuperare le proprie abilità di sfruttarle
insieme ad altri in modo da sconfiggere
l'Impero, per così dire.
Inelia: Assolutamente,
sì [ride]
Bill: E non si tratta
dei trucchi magici.
Inelia: No, non si
tratta dei trucchi magici.
Bill: I trucchi magici
sono divertenti e sono un effetto
collaterale e non hanno nessuna importanza
assolutamente. E...
Inelia: Non sono
importanti, no.
Bill: E per chiunque
sia minimamente interessato, dietro la
camera qui, io, Bill Ryan, non son capace di
fare alcun trucco magico, ma questo non
importa. Posso lo stesso essere un
partecipante a pieno titolo in questo
processo di trasformazione e tutto ciò che
mi serve è far funzionare la video camera, e
questo è...
Inelia: [ridacchia] È
quello … esattamente. Non hai bisogno di
poteri speciali per premere 'record.' Devi
semplicemente premere il bottone.
Bill: [ride] Posso
farlo con le mie mani. Non ho bisogno di
farlo con il pensiero.
Inelia: Esattamente.
Bill: Esattamente. C'è
qualcos'altro che vuoi dire come messaggio
finale alla gente che sta guardando? Ci
saranno altri video in futuro. Ci sarà altra
informazione. Ci saranno … presentazioni
personali? Andrai a dare dei seminari, delle
conferenze … ?
Inelia: Probabilmente,
sì. Si.
Bill: Mmh. Allora,
questo non è l'ultima volta che la gente ti
vedrà.
Inelia: No. No.
[ridacchia]
Bill: [ridacchia] Non
vediamo l'ora! La mia sensazione, se posso
condividere i miei pensieri personali a
questo proposito, è che questo è un viaggio
emozionante che sta appena iniziando. E
incoraggio chiunque stia guardando, che
sente come me, che questo é un viaggio
emozionante che sta appena iniziando. Anche
se potreste aver sentito, personalmente, che
era iniziato magari alcuni anni fa, in
realtà sta iniziando proprio adesso. C'è un
sacco di lavoro da fare. C'è tanta gente con
la quale condividere questo cammino e c'è
tanto da divertirsi e molto lavoro
importante da fare.
Inelia: Sì, è così. E non
si tratta di quello che succederà nei
prossimi due o tre anni. E non riguarda
tutti i disastri che stanno succedendo
attorno al pianeta. Non si tratta di questo.
È quello che succede dopo.
Bill: É quello che
succede dopo.
Inelia: Sì.
Bill: E ti andrebbe
bene, se non ci saranno disastri di sorta?
Inelia: Oh
assolutamente! Su questo siamo d'accordo.
[ride]
Bill: [ride]
[dissolvenza] [musica]
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Bill Ryan
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